Lunedì 4 Novembre.
Che palle è Lunedì.
Che palle è giorno di scuola, è compito di latino, è.... che palle.
Alice si gira spesso verso di me e mi sorride. Fingo di non vederla.
Arrivo alla ricreazione che sembro una zombie. Ed in più c'è lei, Alice, che mi ferma e mi chiede se può scrivermi una "roba" nel mio diario. Ok, sì.
Cosa mi scriverà? Boh, chissene... Sono curiosa, è vero, ma anche con molta voglia di scomparire o di ripassare latino.
La "gemellina" ancora scrive. Si fotte la ricreazione e i ripassi e scrive.
Campanella.
Bene iniziamo a vedere se sono più brava io o Giulio Cesare con il suo "De bello gallico".
Mentre la prof passa a distribuire la versione apro il diario al 4 novembre. Cazzo, oggi compio 12 anni. E' vero.
E leggo: 12 versi per i tuoi grandi 12 anni (in rima baciata).
Giada la conobbi un giorno
quando da scuola iniziai il ritorno:
bella fuori e molto buona dentro,
poco a casa e quasi sempre in centro;
capello corto e un poco scuro,
viso dolce e carattere duro:
non la ferisci nemmeno colle offese,
poiché lei ha tante e così forti difese
da risultare più che vincente
anche quando ragione non ha niente.
Attenta e scrupolosa studentessa,
non la trovi mai in mezzo alla ressa.
Negli occhi ha il pianto del bambino
che tutto ha avuto e anche lì vicino,
ma l'amore caldo e forte come il Sole,
quello non ha lenito un grande dolore
di quando, tra i giochi con gli amici
perse Patrizio in moto (o forse in bici?).
Ragazza sveglia assai e intelligente
ma di fortuna zero o men che niente!
Vorrei esserti amica con la sola pretesa
di presentarmi oggi con la mia sorpresa:
tutte noi amiche in una grande cesta
per la tua dodicesima bellissima festa!
Un bacio. Alice
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