Premessa:
in questa poesia, chiaramente "post" (Dicembre 2001), si parla di un Parco: siamo a Monza e lei si è sempre tenuta un posto "segreto" (specie dalle amiche "rompine" come me) per poter studiare e rilassarsi, dato che in casa (viveva con un fratello e la madre a causa della separazione di fatto/legale? con suo padre che, invece, viveva a Milano con la sorella gemella, Flavia: l'aver diviso le due sorelle è stata una cosa che Alice ha vissuto malissimo; non ha mai capito perché hanno deciso così) si "stressava da matti (parole sue) e non riusciva a concentrarsi per studiare.
Al Parco l’ho fatto ridere così
(inventata sul momento per un angelo triste e non vedente).
"In una bellissima giornata di tempesta
Un ladro usciva dalla sua finestra"
"Ma che storia buffa è questa?"
Disse il bimbo più lontano.
"Taci ed ascolta dalla fine!"
Strepitò iroso il favoliere.
"Non vi narro di re e di fate,
Questi dappertutto li trovate"
Io vi dico:
"bimbi tristi fate festa
Perché la più bella fiaba è nella vostra testa!"
Se la rapa mangia il contadino
E se l’agnello il lupo
La favola è più bella..
Se il bue nella stalla resta
Ed il ladro al lavoro va
Chi a mangiar tutta la cioccolata riuscirà?
Aspettami 10 minuti e te la porto io…
(Grazie Gesù per avermi donato questo piccolo stupendo angelo!)
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