IL CIELO CHE SOGNO
Distesa su un prato
sotto una grande mano blu,
sogno.
Se lo stelo
che mi tocca la mano
fosse un angelo
e mi baciasse.
Se la nube
che si allarga su di me
mi chiedesse in sposa.
Una foglia
scendesse su me
e mi coprisse tutta
fino a farmi sparire.
Una lumachina pigra
mi scambiasse per sua figlia
e volesse baciarmi.
Il cielo che sogno
si aprisse
ed io potessi tornare indietro,
nei mesi.
Negli anni di quando ero bambina
e capivo nulla,
come adesso.
Perché c'è chi rapina
le anime degli altri?
Soddisfare il corpo
vale uccidere una bimba?
E se fossero due,
o tre?
I bambini devono vivere
ed io, mai grande,
ho voglia di crescere:
per me;
per i piccoli del Mondo;
per Chi mi ha voluta qui.
Nessun commento:
Posta un commento