mercoledì 31 dicembre 2008

Giuro, non volevo

Mi ero ripromessa di non aprire più il blog almeno fino al mio ritorno a casa, ma la noia è tanta e le palle ancora mi girano (come in quella canzone di Jannacci, ricordate?)
Tra pochissimi minuti chiudo un anno di merda, iniziato con la nascita di Michele, figlio di una ex compagna di classe, con il matrimonio ecclesiastico della sua mamma, con la nascita di un primo blog, con la scoperta di amici cari e di nemici vigliacchi.
Insomma, alti e bassi, come sempre.
E ora che l'anno bisestile è finito, vediamo il prossimo....
Ah, TANTI AUGURI A TUTTI (io mi infilerò da qualche cavolo di parte a brindare, spero da sola.....)
Come dimenticarsi dei lettori maschietti? Tanti auguri anche a voi e.......... SOGNI D'ORO!!!

5 commenti:

dindondany ha detto...

Cazzo, una vera donna dunque. Smettila di bere e cerca di farti sentire in qualche modo visto che ti rendi irreperibile al telefono di tuo padre, con le email e con gli sms e altro.
Per il nuovo anno ti voglio con più palle e meno bugie!!!!!!!! Baci
Dany

Flaviaccia ha detto...

Per le palle mi sto attrezzando e credo che tu stessa me ne darai atto, mentre per le bugie desidero tu mi scrivessi qui in pubblico (visto che lo hai detto in pubblico) quali avrei detto.
Io aspetto...... zzzzzz..... hehehehe.
Baci :-)))
Giada

dindondany ha detto...

Hai poco da fare zzzzzzzzzz se permetti. Sul fatto che nelle ultime settimane eri più tonica e decisa ti do ragione, ma sulle bugie ecco alcuni esempi. Ti tralascio che mi avevi detto che eri orfana di entrambi i genitori e poi mi hai fatto conoscere tuo padre e iniziamo a contarle le tue bugie.
1) La sera che hai incontrato il figlio di puttana mi avevi promesso che saresti andata a dormire subito dopo senza fare cazzate. E invece?
2) Durante le vacanze mi avevi detto che avevi rotto il caricabatterie e invece ho scoperto che invece hai perso o ti hanno rubato il cellulare.
3) Hai detto che non potevi bere alcolici e non ne avresti bevuti e poi scopro da tuo padre che invece ti sei sbronzata come un'idiota e che hai vomitato anche l'anima.
4) Mi avevi promesso che mi avresti chiamato ogni giorno anche magari facendomi uno squillino e invece hai fatto passare 4 giorni senza farti viva.
Sei tu che mi hai chiesto di farti da fidanzata e io rispetto le cose ma fidanzata non è fare la mamma e questi comportamenti sono da 12-15enne con la propria madre, non con fidanzati o amiche.
Ti voglio comunque bene un bacio. Dany

Anonimo ha detto...

Ciao Giada auguri! dal 31 neanche una notizia di te sul blog...Viviana

Flaviaccia ha detto...

Auguri anche a te, cara Vivi! Un grossissimo bacio :-)))

Dany bella, dimmi che sei stata ipnotizzata e ti hanno costretta a scrivere sciocchezze :-))
Ecco le mie "bugie":
"Bugia" numero 0: mio padre l'hai conosciuto la sera stessa che ci siamo conosciuti io e te: ti ricordi quel signore un poco grassottello a cui abbiamo detto che ci siamo ferite giocando a spingerci sulle scale e da lì siamo cadute? Ecco, lui è mio padre. Il discorso che riporti tu l'abbiamo fatto giocando a carte sotto la palma a 5 metri da mio padre e da mia nonna e io ti ho detto di non scandalizzarti di "quel fatto là" perché io sono QUASI orfana di mamma che non l'ho più da quasi 6 anni (6 anni a Febbraio 2009) e di mio padre che sta via per 10-11 mesi all'anno. Ricordi ora? :-))
"Bugia" numero 1: questa non è una bugia ma una mancata promessa e ti avevo anche spiegato a voce i motivi che mi hanno indotta a farlo, quando mi hai fatto un terzo grado hitleriano al telefono....
"Bugia" numero 2: vere entrambe le cose. Prima ho rotto il filo del caricabatterie e dopo 2 giorni il cellulare si è spento e l'ho messo "da qualche parte" e quando ho fatto per riprenderlo perché lasciavamo l'albergo non l'ho più trovato....
"Bugia" numero 3: mai sbronzata come un'idiota ma ho solo mischiato un po' di spumantini e ho vomitato, quasi nulla visto che ero quasi a digiuno. Tutto qui. Al massimo una mancata promessa, non una bugia comunque :-P
"Bugia" numero 4: anche qui una promessa mancata ma perché non avevo sempre il cellulare di mio padre con me e le cabine telefoniche per mandarti sms non ce ne sono troppe a Roma. Però una volta te l'ho mandato, ricordi? Cattivella come una suocera, non dolce come una fidanzata :-))))
Baci a te e a tutti.
Giada

P.S.: appena rimango sola riprendo con il blog, promesso.... (forse già sabato sera)