Di rapida applicazione, il nuovo contraccettivo non contiene estrogeni, dura tre anni e garantisce una copertura totale
(di Cinzia Testa)
Pillola, cerotto, anello: non c’è che dire, i metodi contraccettivi ormonali permettono di scegliere quello più indicato al proprio stile di vita e alla propria personalità. L’ultimo arrivato è il bastoncino. Una novità, almeno per noi. È infatti già entrato nella pratica comune in Paesi come la Gran Bretagna e la Francia. Il vantaggio? Viene inserito sotto pelle e per tre anni non ci si pensa più. “Contiene etonogestrel, un derivato sintetico ad azione progestinica”, spiega Chiara Benedetto, direttore del Dipartimento universitario di discipline ginecologiche e ostetriche dell’Università di Torino. “Rispetto ai contraccettivi ormonali tradizionali, non ci sono quindi estrogeni e questo è un vantaggio non indifferente.” A causa degli estrogeni, infatti, i tradizionali metodi contraccettivi ormonali non possono essere assunti da chi soffre di emicrania con aura, da chi ha un rischio trombotico oppure soffre di ipertensione grave non controllata con la terapia, diabete complicato, obesità. Come gli altri metodi ormonali, però garantisce la copertura contraccettiva. In più, non causa un aumento del peso, dal momento che questo effetto collaterale è legato proprio alla presenza di estrogeni. Unico problema, non lo acquisti in farmacia. Deve infatti applicarlo e rimuoverlo il ginecologo.
Come e quando viene applicato
Il bastoncino è morbido, di una sostanza non tossica per l’organismo e misura quattro centimetri di lunghezza e due millimetri di larghezza. Inoltre è necessaria l’anestesia locale, dal momento che viene praticato un piccolo taglio. “Viene posizionato nella parte interna del braccio, subito sopra la piega del gomito, perché è priva di vasi importanti”, continua la professoressa Benedetto. “L’applicazione è rapida, indolore e non rimangono cicatrici. Inoltre la donna può stare tranquilla perché non si muove. Anzi, se si sente più sicura, può controllarlo da sé in qualsiasi momento con una leggera pressione dell’indice”. Ma quando va inserito? “Se la donna non ha assunto alcun altro tipo di contraccettivo orale nel mese precedente, il bastoncino va posizionato entro i primi cinque giorni del ciclo“, precisa la professoressa Benedetto. “Se invece prende la pillola, il bastoncino va collocato subito dopo aver terminato la confezione del contraccettivo che sta assumendo. Mentre nel caso dell’anello o del cerotto: il posizionamento deve avvenire il giorno in cui vengono rimossi. Infine, per la spirale medicata, l’inserimento va compiuto nel giorno in cui viene rimossa”.
Il bastoncino è morbido, di una sostanza non tossica per l’organismo e misura quattro centimetri di lunghezza e due millimetri di larghezza. Inoltre è necessaria l’anestesia locale, dal momento che viene praticato un piccolo taglio. “Viene posizionato nella parte interna del braccio, subito sopra la piega del gomito, perché è priva di vasi importanti”, continua la professoressa Benedetto. “L’applicazione è rapida, indolore e non rimangono cicatrici. Inoltre la donna può stare tranquilla perché non si muove. Anzi, se si sente più sicura, può controllarlo da sé in qualsiasi momento con una leggera pressione dell’indice”. Ma quando va inserito? “Se la donna non ha assunto alcun altro tipo di contraccettivo orale nel mese precedente, il bastoncino va posizionato entro i primi cinque giorni del ciclo“, precisa la professoressa Benedetto. “Se invece prende la pillola, il bastoncino va collocato subito dopo aver terminato la confezione del contraccettivo che sta assumendo. Mentre nel caso dell’anello o del cerotto: il posizionamento deve avvenire il giorno in cui vengono rimossi. Infine, per la spirale medicata, l’inserimento va compiuto nel giorno in cui viene rimossa”.
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