Quando il sesso si farà col microchip
di Marcello Veneziani
Da giorni attendo invano rassicurazioni e smentite dopo la ricerca dell'università di Padova secondo cui il pene degli italiani perde un centimetro ogni 50 anni
Da giorni attendo invano rassicurazioni e smentite dopo la ricerca dell'università di Padova, apparsa su Libero , secondo
cui il pene degli italiani perde un centimetro ogni 50 anni a causa
dello smog e dell'obesità. Secondo i ricercatori saremmo passati dalla
media di 10 cm del dopoguerra a una media di 89 millimetri. E già
misurare su base millimetrica è un brutto presagio. È esclusa la causa
politica, secondo cui l'ideologia virile e megalomane del fascismo
favoriva falli imperiali; poi nell'era democristiana le
pudenda si accorciarono e ora, dopo i tagli dei tecnici, la larva si è
ridotta a un pen driver di minima funzionalità. I ricercatori spiegano
che l'inquinamento, il cibo e la ciccia modificano ghiandole e ormoni.
Immagino che i cittadini delle metropoli più inquinate, dove si mangia
pure nei fast food, abbiano organi sessuali lillipuziani; mentre in
provincia e in campagna il gusto ci guadagna. Restano da capire due
cose: se il calo riguarda solo gli italiani decaduti a latin pover; e
se riguarda pure le donne, tra vagine
ristrette e tette ridotte a mimose. Stando ai dati regressivi, nel giro
di poche generazioni saremo depenalizzati. Il sesso si renderà
irreperibile, passerà alla clandestinità e si farà solo sesso virtuale
sul web. Il pene sarà ridotto a un cursore ed entrerà nei corpi
femminili solo con password.
Alla farfalla di Belén il maschio latino risponderà col pungiglione di zanzara.
Per indossare profilattici serviranno microscopi di alta precisione.Sulle mutande sorgerà una lapide in memoria.
Alla farfalla di Belén il maschio latino risponderà col pungiglione di zanzara.
Per indossare profilattici serviranno microscopi di alta precisione.Sulle mutande sorgerà una lapide in memoria.
1 commento:
media di 10 cm??? WTF???
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