giovedì 22 marzo 2012

Ehm, ehm... Professoroni universitari desidero una risposta. Grazie!!!

"Rifiutata al colloquio di lavoro perché ho la laurea". Su Affari la denuncia choc di una 29enne


esami studenti
Mentre si discute dell'abolizione del valore legale della laurea, con l'avvio di una consultazione online da parte del governo, ad Affaritaliani.it arriva la denuncia di una 29enne, laureata e in cerca di un nuovo impiego. Che lancia una proposta provocatoria: "Forse non sarebbe meglio eliminare del tutto la laurea? Io sto per toglierla dal curriculum. Nel mio ultimo colloquio di lavoro mi è stato chiaramente detto: se non fossi stata laureata, ti avremmo assunto".
In breve racconta l'esperienza del suo colloquio 'non andato a buon fine': "Lo scorso settembre mi sono candidata per la posizione di archivista e document controller per una società di progettazione che ha l'appalto di un grosso cantiere a Milano. La candidatura si doveva fare attraverso una società di recruitment. Il primo colloquio, avvenuto già a settembre con la società di intermediazione, era andato molto bene, ma poi non mi hanno scelta. E sottolineo che ho fatto questo lavoro per 5 mesi: un periodo non troppo lungo, ma sufficiente per capirne le dinamiche".

A dicembre viene contattata di nuovo perché si sta aprendo un'altra posizione. Nuovo colloquio con il direttore del personale, con la ragazza che sarebbe dovuta andare in maternità a breve e con un'altra "responsabile": "Erano molto interessati alla mia specifica esperienza, mi hanno dato buone chance di essere inserita. Dopo qualche giorno, però, ho saputo che a causa di problemi interni alla società non avrebbere per il momento preso nessuno".
L'odissea continua con una nuova puntata il mese scorso, quando la 29enne viene contattata di nuovo: "Mi dicono che la ricerca si era ri-aperta  e che sarei stata di sicuro una delle candidate favorite perchè ero piaciuta molto. Ho sostenuto allora un colloquio identico al primo, con il direttore del personale e altre due ragazze del team per il quale avrei dovuto lavorare".
Di nuovo un contratto di sostituzione di maternità: "Il colloquio è andato oggettivamente bene: mi hanno fatto molte domande pratiche sul lavoro che avevo fatto e anche su alcune esperienze precedenti che sarebbero comunque potute servire anche per questa posizione. Sapevo che c'erano una o due altre ragazze nella rosa dei candidati. Non avendo più ricevuto chiamate ho pensato che di nuovo la selezione non fosse andata a buon fine. Questa volta però ho voluto chiamare il direttore del personale in questione per esserne sicura e per magari sapere che cosa nn fosse andato bene. Questa persona mi ha gentilmente risposto le testuali parole: "So che oggi pomeriggio hanno scelto e purtroppo anche per questa volta la scelta non è ricaduta su di lei. Io avrei scelto lei."
A questo punto la candidata chiede che cosa non abbia funzionato il colloquio e il direttore risponde: "Le altre due ragazze del suo stesso sesso hanno preferito un'altra. Loro non sono laureate (hanno un percorso differente dal suo) e secondo me non volevano una persona che a lungo andare avrebbere potuto dimostrare una cultura più ampia della loro. Non si scoraggi. Per me era andata molto bene".
"Sono rimasta delusa, ma soprattutto incredula - conclude la giovane -. Tra l'altro io sono laureata in beni culturali, una laurea che non c'entra nulla con una società del genere e con il lavoro che avrei dovuto fare".

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