Il ministro per le Minoranze religiose Shahbaz
Bhatti è stato ucciso a Islamabad da un commando
armato. Il ministro cattolico si era battuto
per il dialogo tra etnie e religioni e aveva
lottato per la revisione della legge sulla blasfemia.
Ancora violenze in Pakistan.
Il ministro per le
Minoranze religiose
Shahbaz Bhatti è stato
ucciso a Islamabad da
un commando armato. Il
ministro cattolico si era
battuto per il dialogo tra
etnie e religioni e aveva
lottato per la revisione
della legge sulla blasfemia,
che ha portato
alla condanna a morte
della donna cristiana Asia
Bibi. «Questa legge, con
false accuse di blasfemia,
ha già fatto troppe vittime
», aveva detto. Il suo
ministero aveva anche
istituito da poco Interfaith
cell, un numero verde
contro le discriminazioni
religiose.
Negli ultimi mesi
Bhatti era stato
minacciato di morte
ma era deciso a
continuare nella
sua battaglia: «So
che potrei essere
assassinato ma non
ho paura». In un’intervista
aveva
affermato: «Credo
che cambiare la mente e
il cuore delle persone sia
la cosa più importante e
noi abbiamo lanciato una
campagna interreligiosa
proprio per conseguire
questo obiettivo. Stiamo
facendo tutto il possibile affinché
le persone - che sono
fuorviate dai terroristi o da
gruppi militanti - si votino
invece all’armonia e alla pace.
Stiamo facendo in modo
che gli appartenenti alle diverse
fedi agiscano in solidarietà
ed unità per sconfiggere
questi elementi. Ci stiamo
riuscendo, ma la strada è
ancora lunga».
A compiere l’attentato un
gruppo di uomini mascherati,
che, dopo aver trascinato
Bhatti fuori dalla sua
auto, hanno aperto il
fuoco contro di lui a brevissima
distanza. Il ministro
non era scortato da
agenti di sicurezza e gli
aggressori sono riusciti a
fuggi re . Tehrik- e-
Taliban Pakis tan
(Ttp), l’organizzazione
che riunisce vari gruppi
di militanti islamici,
ha rivendicato l’assassinio
con un manifesto
lasciato sul luogo dell’aggressione
in cui il ministro
è accusato di «aver
parlato contro la legge
sulla blasfemia».
Il presidente pachistano
Asif Ali Zardari ed
il suo premier Syed
Yusuf Raza Gilani hanno
condannato con
decisione l'assassinio
del ministro Shahbaz
Bhatti, assicurando che
«simili atti non faranno
arretrare il governo nella
sua lotta al terrorismo e
all'estremismo».
Bhatti è stato ucciso a Islamabad da un commando
armato. Il ministro cattolico si era battuto
per il dialogo tra etnie e religioni e aveva
lottato per la revisione della legge sulla blasfemia.
Ancora violenze in Pakistan.
Il ministro per le
Minoranze religiose
Shahbaz Bhatti è stato
ucciso a Islamabad da
un commando armato. Il
ministro cattolico si era
battuto per il dialogo tra
etnie e religioni e aveva
lottato per la revisione
della legge sulla blasfemia,
che ha portato
alla condanna a morte
della donna cristiana Asia
Bibi. «Questa legge, con
false accuse di blasfemia,
ha già fatto troppe vittime
», aveva detto. Il suo
ministero aveva anche
istituito da poco Interfaith
cell, un numero verde
contro le discriminazioni
religiose.
Negli ultimi mesi
Bhatti era stato
minacciato di morte
ma era deciso a
continuare nella
sua battaglia: «So
che potrei essere
assassinato ma non
ho paura». In un’intervista
aveva
affermato: «Credo
che cambiare la mente e
il cuore delle persone sia
la cosa più importante e
noi abbiamo lanciato una
campagna interreligiosa
proprio per conseguire
questo obiettivo. Stiamo
facendo tutto il possibile affinché
le persone - che sono
fuorviate dai terroristi o da
gruppi militanti - si votino
invece all’armonia e alla pace.
Stiamo facendo in modo
che gli appartenenti alle diverse
fedi agiscano in solidarietà
ed unità per sconfiggere
questi elementi. Ci stiamo
riuscendo, ma la strada è
ancora lunga».
A compiere l’attentato un
gruppo di uomini mascherati,
che, dopo aver trascinato
Bhatti fuori dalla sua
auto, hanno aperto il
fuoco contro di lui a brevissima
distanza. Il ministro
non era scortato da
agenti di sicurezza e gli
aggressori sono riusciti a
fuggi re . Tehrik- e-
Taliban Pakis tan
(Ttp), l’organizzazione
che riunisce vari gruppi
di militanti islamici,
ha rivendicato l’assassinio
con un manifesto
lasciato sul luogo dell’aggressione
in cui il ministro
è accusato di «aver
parlato contro la legge
sulla blasfemia».
Il presidente pachistano
Asif Ali Zardari ed
il suo premier Syed
Yusuf Raza Gilani hanno
condannato con
decisione l'assassinio
del ministro Shahbaz
Bhatti, assicurando che
«simili atti non faranno
arretrare il governo nella
sua lotta al terrorismo e
all'estremismo».
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