Per meglio esprimere il mio disagio oggi, "woman's day", giorno in cui ci si ricorda che nel Mondo non ci sono solo maschietti ma anche femminucce, donne in carriera, madri, nonne, suore e zitelle (come me), eccovi un video dove spiega in modo carino cosa siamo, noi donne, tutto l'anno.
No, non voglio farne una questione politica: a sinistra si mercifica sul nostro corpo come a destra, al centro, in alto come in basso.
Magari, ecco, questo sì, i "democratici" e i "progressisti", subito dopo aver fatto carne di porco di tutte noi, salgono in cattedra e ci fanno su anche la morale: la morale contro il solito Berlusconi che scopa (in casa sua e con i suoi soldi), che fa lavorare le ballerine, le veline e che non hai mai nascosto di essere ammirato da una bella donna; fanno la morale contro tutti quelli che lavorano con lui o che lo hanno votato o che lo rivoteranno; non solo: fanno la morale anche a noi donne. perché non ci ribelliamo a questo "scempio"
Ma ci dovremmo ribellare a chi? Anzi, contro chi?
Dovremmo ribellarci contro noi stesse che permettiamo di farci usare come (noi) desideriamo.
In cambio di soldi, di un posto di lavoro, di potere, di un avanzamento di carriera, di un marito o di un bacio.
Ogni cosa ha un prezzo. Esiste un tariffario mai scritto dove a ogni nostra "concessione" corrisponde un prezzo: spesse volte è espresso in "vile denaro", ma quasi sempre in natura.
Non so voi che mi state leggendo ma io sono cresciuta così: "dai un bacio al nonno che ti da una monetina" o un "bel regalo" o "che ti vuole tanto bene".
Perché se il bacio non glielo do non mi vuole più bene?
Che cazzo di nonni ho che mi portano un regalo a Natale o al mio compleanno solo se do loro un bacio?
Ma dai, e poi i "soloni" dei vari "La Repubblica" ci ricamano su anche la morale: "ribellatevi!" ci dicono; "questa è Berluscolandia"; prima dell'avvento di Berlusconi in politica, nessuno ci scopava in cambio di un posto di lavoro o di una parte in uno spot pubblicitario o di un film.
No, non esisteva "Miss Italia", "Miss maglietta bagnata", Miss mondo cane", no.
E noi dobbiamo fare finta di credere a queste persone, sorridere loro per non mortificarli troppo e cospargerci il capo di Cenere (ah no, questo domani ;) ) perché "non ci siamo ancora ribellate!"
E poi tutte in corteo, come le pecorelle. Anzi, peggio, come le scimmiette ammaestrate: "donna, ora incazzati!" E noi donne giù ad inviperirci contro il Governo, i padroni e i cattivi.
Poi, "donna ora in corteo!" e noi in fila, a tenerci la manina a farli felici...
Ma tutto questo fino a quando? Quando toglieremo il cellofane che avvolge il nostro neurone e iniziamo la faticosissima esperienza di ragionare col nostro cervello?
Auguri, donna.
E adesso "donna, ringrazia con un inchino e un bacio!"
Smaccckk ;)
Nessun commento:
Posta un commento