lunedì 15 novembre 2010

Lo strano mondo dell'università..


Raccolte in giro tra amici universitari del mio e di altrui Atenei.
 

                Appello estivo. Esame di Analisi I. Una studentessa vestita (si fa per dire) con minigonna vertiginosa e canottierina trasparente (non ero io, giuro!!! E poi faccio un'altra Facoltà) si presenta all' esame. 
           Alle domande risponde con un sacco di stronzate, è una tragedia!, mettendo pero' abbondantemente in mostra le sue grazie. 
           Terminato l'esame il prof. davanti a tutta la popolazione studentesca in attesa del giudizio se ne esce con la deliziosa frase: "Signorina, in questo esame si e' visto molto ma sentito ben poco, torni al prossimo appello."



                 "Una domanda facile. Qual era lo strumento usato nel barocco come accompagnamento dei Madrigali Guerrieri di  Monteverdi?"  
La studentessa con faccia a punto interrogativo volge lo sguardo verso l'assistente che per aiutarla mima v-i-o-l-a con le labbra. 
Non le pare vero... Si affretta a rispondere. "Viola!!"  
Il professore solleva lo sguardo dal verbale che sta compilando, la guarda di sottecchi e con voce glaciale aggiunge "Viola da gamba o viola d'amore?" e torna a scribacchiare. 
L'assistente, non visto dal professore, fa un cenno alla studentessa e indica con il pollice verso in basso ad indicare le gambe, ma lei troppo precipitosa "... d'amore!!"



                 Accaduta ad un esame di Letteratura greca, e, dopo che la tipa non aveva aperto bocca ma aveva fatto vedere molto e fumato ancora di più, il prof la congedò con la frase che Enea pronuncia alla sua partenza da Ilio, ossia "Addio Troia fumante"




                 Esame di Analisi all'universita' di Milano, alla fine dell'esame il professore dice che il tempo sta 
per scadere e di consegnare i 
compiti scritti. 
A tempo scaduto, uno 
studente se ne sta 
tranquillo a continuare 
il suo lavoro. 
Il  professore imbestialito gli dice che 
non avrebbe più 
accettato il suo compito... 
Lo studente si alza, tranquillamente, 
si presenta davanti alla cattedra dove e' sistemata
la pila di compiti consegnati e dice serafico al  professore: 
"Lei non sa chi sono io...".
Il professore, ancora più incazzato, urla: "NOOO! Non so chi sia lei e non me ne frega niente!!".  
E lo studente: "Come immaginavo...." e infila il suo compito nel mezzo della pila degli altri compiti....



                 Appello di Diritto Privato. Una tipa fa un'interrogazione più che perfetta e il prof (il piu' stronzo di tutti, a sentire le voci) congratulandosi con lei le dice che darle 30 e lode e' poco... allora si sfila il Rolex e le dice di accettarlo per ricordo. Lei, dopo lunghi tentennamenti, si lascia convincere, prende l'orologio e porge il libretto, sentendosi dire: "Signorina, lei ha accettato la donazione di un bene di valore non modico: dovrebbe sapere che ci vuole il contratto scritto. Si ripresenti al prossimo appello"



         Esame di Anatomia, il Prof. Oliva,  chiede allo studente: "che forma hanno i testicoli?"
Risposta dello studente: "I testicoli hanno forma di... oliva" (risatina tra se e sè)
Prof.: "allora mi parli dell'anuria" 
Stud.: "bene, l'anuria... l'anuria... certo!, l'anuria e' quella condizione  patologica in cui le urine vengono escrete dall'intestino, attraverso il  retto" 
Prof.: "certo! e la penuria allora e' la condizione normale nell'uomo..." 



                  Esame di Anatomia, il prof. Passaponti, si racconta, interroga la signorina di turno e le chiede la lunghezza media del pene.  
La signorina di turno si confonde e spara una dimensione esagerata, al che il prof, placidissimo, ribatte: "Signorina, lei non ha studiato. Comunque le posso assicurare che la signora Passaponti si e' accontentata di molto meno".



                 Università di Pavia, facoltà di Ingegneria, 
corso di Analisi I (1992), tra i presenti 
c'era anche il 
sottoscritto.
L'esercitatore, che sta illustrando 
alla lavagna lo 
svolgimento di un esercizio 
si interrompe 
improvvisamente e posa il gessetto.  
"Scusate, ragazzi, torno subito", dice, 
quindi parte sparato ed esce dall'aula, 
dimenticando acceso il radio-microfono. 
Tutti noi nell'aula possiamo udire distintamente, attraverso gli altoparlanti, i suoi passi sempre più veloci lungo il corridoio ed il suo respiro sempre più affannoso. Addirittura, qualcuno che lo incrocia lo saluta e cerca di parlargli, ma lui lo liquida con un "Dopo!, Dopo!, Ora non posso!".  
Seguono, chiaramente udibili: rumore di porta sbattuta,  
cerniera zip in movimento, sfregamenti di stoffa contro il microfono, rumore di corpi solidi in impatto 
con l'acqua, altri sfregamenti e sospiro di sollievo.  
Di lì a un paio di minuti, la persona in questione ricompare 
in aula, visibilmente rilassata, salutata da 3 minuti di applausi ed ovazioni. 
Ovviamente, non poteva fare altro se non mettersi a ridere pure lui, una volta spiegato il motivo di tanto entusiasmo.



                 Pare che un "famoso" professore abbia iniziato una sessione bocciando uno dietro l'altro i poveri studenti in questo modo: 
Prof, battendo piano la punta di una chiave sulla cattedra: "Cos'e' quest'oggetto?" 
Stud.:  "Una chiave..." 
Prof:  "Vada via!" 
Altro studente, solita domanda:  "Cos'e' ?" e la risposta "....una...chiave..." 
Prof: "Via anche lei!"  e così fino a che uno studente con la forma mentis di un legale risponde:  "Un oggetto contundente"
Prof.: "Bene, cominciamo l'esame...".




            Decima o quindicesima volta per cercare di passare un esame con una professoressa sulla sedia a rotelle e molto molto cattiva. La detta prof., riconosciuto l'allievo, gli fa domande impossibili, con conseguente non superamento dell'esame, ed alla fine gli dice:  "Giovanotto, lei questo esame non lo farà mai!"  ed il giovane risponde:  "Può darsi, ma lei non farà mai questo!"  alzandosi e mettendosi a saltare.  



Prof. [mostrando un mazzo di chiavi]: Dunque, giovinotto, mi dimostri che queste sono mie...  
Giov [preso malissimo]: ehm, si', quindi, ehm... 
Prof.: Allora, che aspettiamo? 
Giov: Io, dunq.. Aristotele.. ehm 
Prof: Se ne vada, torni al 
prossimo appello. 
Giov [mentre si alza si porta 
via le chiavi]: arrivederci! 
Prof: Ma cosa fa?! Dove va con 
le mie chiavi?!! 
Giov: Ah, ecco dimostrato che sono sue!! 
Prof: promosso.   



                  Gira voce che durante un esame orale ad Ingegneria a Pisa  sia entrata nell'aula la moglie del docente urlandogli: "TI HO DETTO CHE DEVI SMETTERLA DI ANDARE A TROIE!"... esame rimandato a data da destinarsi.



                 Il prof  voleva assolutamente che noi studenti ponessimo la massima attenzione alle unita' di misura: per spiegare l'importanza di avere ben chiaro il significato fisico delle unita' di misura disse (testuali parole) : '' ... che poi fate i calcoli sbagliati in fase di progetto e andate dal costruttore e vi fate fare una pompa da 1 cavallo e non vi rendete nemmeno conto dell'assurdità della cosa...''

 
·                    Professore:  "Se questa e' una domanda Lei mi risponda"
              Studente, dopo averci pensato un attimo: "Se questa e' una risposta LEI MI VALUTI"



                   Esame di Fisica.  Il professore e' noto per le sue domande terribili sui flussi. 
Prof: "Immagini di trovarsi su un treno che viaggia a velocita' costante, d'estate, senza l'aria condizionata, alle due del pomeriggio. Il finestrino e' chiuso e c'e' un caldo da scoppiare. Che cosa fa?"
Stud: "Mi levo la maglia"
Prof: "Si', ma c'è ancora caldo. Che cosa fa?"
Stud: "Mi levo i pantaloni"
Prof: "Ma c'e' ancora caldo. Che cosa fa?"
Stud: "Mi levo anche le mutande, ma quel cazzo di finestrino non glielo apro neanche morto!" 



                 All'inizio di una lezione sulle reazioni chimiche, il professore entra in laboratorio con due provette, un bicchiere e un pezzo di carne. Il professore fa 
gocciolare la prima sostanza sulla carne e si forma un buco.  
Poi fa la stessa cosa con l'altra sostanza e sulla carne si 
forma un altro buco. 
Poi mischia le due sostanze nel bicchiere e beve il contenuto 
del bicchiere. Non succede niente. 
Il professore poi spiega che quelle sostanze erano acido cloridrico
e soda caustica, che a contatto tra di loro hanno formato...
dell'acqua salata!


  

Si narra che il Prof. Paolo Silvestroni, autore del famoso testo di Chimica Generale, avesse l'abitudine di usare, durante le lezioni, un intercalare piuttosto volgare.  
 
Un giorno le ragazze che 
seguivano il suo corso 
si misero d'accordo: 
alla prima parolaccia
si sarebbero alzate 
per uscire in blocco 
dall'aula; 
i ragazzi, saputa la cosa, 
spifferarono tutto al Prof. 

Silvestroni entra in aula e fa "ho visto fuori della porta un elefante con un cazzo così lungo!" 
Le ragazze, come da accordo, si alzano e vanno verso 
la porta quando lui urla "...non correte! E' già andato via!"

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