Martedì 15 (Mc 8,14-21)
Forse anche noi siamo troppo
preoccupati del pane necessario
per vivere. Abbiamo «il
cuore indurito»; siamo incapaci
di affidarci a Gesù, che pure
ha moltiplicato i pani. La tentazione
del lievito dei farisei e
di Erode ci sconcerta ancora.
Nel giudaismo rabbinico il lievito
è l’influsso che deriva da
ciò che è altro da sé e trasforma:
quello dei farisei è l’istinto
malvagio o il loro animo maligno.
Vi sono persone in cui
l’ostinazione è evidente, come
l’incredulità che chiede sempre
segni dal cielo. Per essere
santi, cioè diversi dal modo
d’essere diffuso, occorre guardarsi
dalla corruzione, dall’ipocrisia
che falsa le relazioni;
ma anche dalle fragilità della
cultura dominante. Giova ri-
cordarci che Gesù è con noi nella
barca: non ci lascia soli nella traversata
della vita. Gesù è il pane
bastevole a sfamare ogni uomo:
libera le nostre risorse interiori,
come al cieco del Vangelo anche a
noi rende possibile la fede. E’ necessario
appoggiarsi a lui e alla
sua parola, nella quale rimane presente
nel tempo della Chiesa, che
è quanto stiamo vivendo.
Forse anche noi siamo troppo
preoccupati del pane necessario
per vivere. Abbiamo «il
cuore indurito»; siamo incapaci
di affidarci a Gesù, che pure
ha moltiplicato i pani. La tentazione
del lievito dei farisei e
di Erode ci sconcerta ancora.
Nel giudaismo rabbinico il lievito
è l’influsso che deriva da
ciò che è altro da sé e trasforma:
quello dei farisei è l’istinto
malvagio o il loro animo maligno.
Vi sono persone in cui
l’ostinazione è evidente, come
l’incredulità che chiede sempre
segni dal cielo. Per essere
santi, cioè diversi dal modo
d’essere diffuso, occorre guardarsi
dalla corruzione, dall’ipocrisia
che falsa le relazioni;
ma anche dalle fragilità della
cultura dominante. Giova ri-
cordarci che Gesù è con noi nella
barca: non ci lascia soli nella traversata
della vita. Gesù è il pane
bastevole a sfamare ogni uomo:
libera le nostre risorse interiori,
come al cieco del Vangelo anche a
noi rende possibile la fede. E’ necessario
appoggiarsi a lui e alla
sua parola, nella quale rimane presente
nel tempo della Chiesa, che
è quanto stiamo vivendo.
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