venerdì 25 febbraio 2011

Narraci questo, Nichi

Nichi Vendola
di Alessandro Sallusti
Vediamo se il governatore Vendola saprà narrare anche la retata che ha portato all'arresto di un suo ex assessore, ora senatore, del suo caposcorta e di funzionari nominati dal suo governo
«Narrazione» è un termine molto caro a Nichi Vendo­la, governatore della Pu­glia, leader della sinistra radicale, moralista tutto­logo a tempo pieno. Lui non parla, narra. C’è la narrazione della politica, dell’economia, della giu­stizia, del mondo intero. Vediamo se saprà narrare anche la retata che ha por­tato all’arresto di un suo ex assessore, ora senato­re, del suo caposcorta e di funzionari nominati dal suo governo. L’inchiesta, nella quale anche lui è sta­to indagato, riguarda una maxi truffa nel giro della sanità pubblica pugliese. Per la sinistra è un brutto colpo.

Qui non si parla di questioni e di soldi priva­ti, ma di malandrini e de­nari pubblici. Se Berlusco­ni deve essere processato per non aver selezionato eticamente gli ospiti delle sue serate, che si dovreb­be fare a Vendola che è sta­to, nella migliore delle ipo­tesi per lui, incapace di scegliersi gli uomini a cui affidare i soldi e la salute di una intera regione? Non lo vogliamo vedere al­la sbarra ma - se proprio non si può mandarlo a ca­sa - almeno che la pianti di fare il maestrino narra­tore che dà voti a tutti. Ovviamente, per lui var­rà a prescindere la tesi che poteva non sapere (cosa non applicata a poli­tici di centrodestra) che cosa stavano combinan­do i suoi uomini. Probabil­mente era distratto dalle comparsate in tv e da qual­che «narrazione» antiber­lusconiana.

Del resto, a si­nistra, cadono sempre dalle nuvole. Anche se poi, come dimostra il ca­so Unipol, che il Pd si stes­se per fare una banca, Fas­sino e D’Alema l’avevano intuito al punto che già si preparavano a festeggia­re (salvo poi negare tut­to). Ora sarà interessante ve­dere se il Pd concederà l’autorizzazione all’arre­sto per il suo malcapitato senatore Tedesco. Se fos­se coerente dovrebbe far­lo, e anche con un certo entusiasmo. Ma siccome, dicono le malelingue, l’ex assessore è stato messo al Senato proprio per garan­tirgli l’immunità almeno dalle manette, prevedo che il voto sarà sfavorevo­le. Perché da quelle parti sono tutti bravi a stare con i magistrati, ma solo se nel mirino non ci sono lo­ro. D’Alema insegna.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho voluto pubblicare qualcosa di simile sul mio sito e questo mi ha dato un'idea. Cheers.

Flaviaccia ha detto...

Lo ricopio direttamente dal quotidiano, giusto per non sbagliarmi.

NICHI «AD PERSONAM»
Un’intercettazione tra Vendola e Tedesco, insiste il gip, sottolinea «la prassi politica dello spoil system che era di fatto talmente imperante nella sanità regionale da indurre il governatore Vendola, pur di sostenere alla nomina di direttore generale un suo protetto, addirittura a pretendere il cambiamento della legge per superare con una nuova legge ad usum delphini, gli ostacoli che la norma frapponeva alla nomina».
- Tedesco:«Quello non ha i requisiti (…)».
- Vendola: «Oh madonna santa, porca miseria, la legge non la possiamo modificare?».


COMMENTO: e questi personaggi, in italia, si permettono di ergersi a giudici morali di tutti?
Ma che si vergognino!!!
E, dalla vergogna, facciano come Piero Marrazzo (ex Governatore della Regione Lazio beccato a usare soldi pubblici per drogarsi e farsi fare dai trans di Via Cassia, a Roma): spariscano dalla pubblica vista!!