Martedì (Mc 5,21-43)
Mentre Gesù va alla casa di
Giairo, per guarire la figlia in
fin di vita, una donna, malata
da dodici anni di una terribile
emorragia, gli tocca il mantello,
nella certezza che, con quel
gesto silenzioso, sarebbe stata
guarita. Gesù si accorge che la
donna l'ha toccato con fede, la
guarda in faccia e le dice:
«Figlia, la tua fede ti ha salvato
». E' una grande lezione per
tutti noi: non sono le candele,
le offerte e neppure i rosari che
diciamo, che ci salvano, ma
solo la fede; possiamo accendere
mille candele, possiamo
dare al parroco centomila euro,
la grazia che chiediamo non la
riceviamo, se non c'è in noi
una fede profonda, viva e operosa.
La fede fa i miracoli!
Quella fede che aveva Giairo,
che riceve la grazia di vedere
risorgere sua f iglia, con la meraviglia
della gente, che già
piangeva per la morte della ragazza
Mentre Gesù va alla casa di
Giairo, per guarire la figlia in
fin di vita, una donna, malata
da dodici anni di una terribile
emorragia, gli tocca il mantello,
nella certezza che, con quel
gesto silenzioso, sarebbe stata
guarita. Gesù si accorge che la
donna l'ha toccato con fede, la
guarda in faccia e le dice:
«Figlia, la tua fede ti ha salvato
». E' una grande lezione per
tutti noi: non sono le candele,
le offerte e neppure i rosari che
diciamo, che ci salvano, ma
solo la fede; possiamo accendere
mille candele, possiamo
dare al parroco centomila euro,
la grazia che chiediamo non la
riceviamo, se non c'è in noi
una fede profonda, viva e operosa.
La fede fa i miracoli!
Quella fede che aveva Giairo,
che riceve la grazia di vedere
risorgere sua f iglia, con la meraviglia
della gente, che già
piangeva per la morte della ragazza
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