"Un angelo si è seduto accanto a me e quando mi sono voltata per chiedergli "perché?" ha aperto le sue lunghe e bianchissime ali ed è volato via..." Quell'angelo era mia sorella Alice. Flaviaccia
mercoledì 4 novembre 2009
La fine di un sogno
I miei erano separati da 2 anni e con la separazione si erano divisi tutto. E nel tutto c'erano anche i figli: una gemella di qua e l'altra di là. Non sapendo che i gemelli, vale per tutti, sono come i calzini: o li tieni insieme o non ti servono a nulla. Fine della digressione. Così Alice era rimasta con mia mamma e mio fratello, io ero andata a vivere con mio padre a Milano. All'appello manca un'altra sorella, la più grande: lei era ed è sposata e viveva per gli affari suoi... Finisce la scuola e Dio solo sa come mai io risulto tra i promossi: quarta liceo scientifico, un anno alla maturità e quindi all'addio ai libri. Insomma quell'anno l'avevo sgamata per bene. Quindi vacanze: mio padre ed io andiamo a Lugano dove lui ha una bella casetta. Città stupenda, pulita, ordinata, ma morta. Almeno se la vivi insieme a un vecchio rompino. Al rompino le arriva un sms di mia madre che nel frattempo era in Calabria con Alice: "appena puoi chiama, urgentissimo". Mia madre non telefonava mai, per non disturbare e farsi mandare affanc.., così mandava sms. Cosa vietata ad Alice, visto che qualche giorno prima proprio mia madre aveva sequestrato il cellulare di Alice proprio perché lei mandava sms in giro. Ma i vecchi, si sa, fanno proprio quello che vietano agli altri. Mio padre la chiama e sento una telefonata molto concitata: mia madre, dall'alto della sua intelligenza (è una biologa, anche famosa, visto che ha scritto una decina di libri pubblicati) si era accorta che mia sorella non mangiava nè beveva da oltre 3 giorni. TRE giorni, d'estate in Calabria!!!! "E' vitale, ride e scherza, ma non vuole mangiare nè bere nulla. Che dici la faccio vedere da un medico?" Ovvio che appena sfiorano un pronto soccorso, anche se sono in pieno sud Italia, si trattengono Alice: capiscono subito che è grave e sta male. Lei parla, scherza, come fa sempre. Ma chi la conosce sa bene che più cerca di fare così e peggio sta. Ma mia madre, evidentemente, non la conosceva bene.... E' grave Alice ma non ci sono posti per ricoverarla. La tengono nei corridoi, le fanno delle flebo e delle analisi. Noi siamo molto allarmati ma ancora in Svizzera a girarci i pollici. Passano 2 giorni di silenzio poi la telefonata. Stavolta mia madre chiama, non manda sms: Alice ha un tumore allo stomaco, va operata subitissimo. Ma non c'è un ospedale in tutto sto cavolo di sud Italia che è capace di ospitarla e di operarla. Voliamo giù (un volo che dire penoso fa pensare ancora bene). Mio padre riesce a far ricoverare Alice e si fanno i preparativi per operarla. Alice è serena e scherza, parla con tutti. Ma è stanchissima, bianca e magrissima. Se non parlasse sembrerebbe già morta. Il resto è storia nota: la operano. L'operazione è "riuscitissima", purtroppo Alice la riportano su in coma. I miei organizzano un viaggio in ambulanza per portarla nel migliore ospedale italiano, a Milano, ma a metà viaggio Alice, il giorno 15 Agosto poco dopo le ore 8 del mattino, muore. L'ambulanza torna a Reggio Calabria, ma Alice la rivedrò giorni dopo dentro la bara ancora aperta: sorrideva ai parenti e agli amici tutti e sembrava serena e rilassata. Riposava in pace, poverina, dopo aver tanto sofferto...........
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5 commenti:
A questo punto tanto vale integrare il racconto con le poche cose che so io.
Ad Alice il telefono era stato sequestrato perche' inviava sms a me e a Valeria in primo luogo.
Alice era per me in pratica una amica di "penna", mai ci siamo incontrati, mai ci siamo telefonati ... il telefonino serviva come mezzo per gli sms quando le email non erano disponibili. Lei aveva una sua idea e per seguire quella, non ha mai voluto sentirmi "a voce".
Comunque il giorno del viaggio ... quando stavano per raggiungere la destinazione, dopo varie peripezie dovute a un guasto della macchina verso Roma/Latina che l'aveva bloccata un paio di giorni credo, mi arrivo' un sms particolare da Alice, in cui diceva che aveva ancora vomitato sangue e che stava peggio del solito.
Io .. che non sapevo nulla di nulla, mi son spaventato ... non sapevo che Alice vomitasse sangue, e quel sms era diretto a Valeria non a me, ma non so se per errore o per cosa, e' arrivato al mio numero.
Allora ho iniziato a mandargli alcuni sms in cui le chiedevo di andare subito da un medico, con urgenza, di non aspettare tempo ... ero preoccupatissimo e cercavo di trasmettere a lei questa preoccupazione per convincerla a farsi vedere da uno specialista.
In risposta mi arrivo' un solo sms con scritto su che il mittente era la madre di Alice e che dovevo smetterla di importunare sua figlia, altrimenti mi avrebbe denunciato.
Incredulo .. composi subito il numero per parlare con sua mamma, ma il telefono era gia' stato spento , e non fu mai piu' riacceso.
Io, amico di "penna" ... sapevo del suo male e non avevo la minima possibilita' di contattare nessuno, un padre irraggiungibile e introvabile, e una madre con la figlia in vacanza in sud Italia.
Verso il 30 di agosto, mi arrivo' la notizia ... e il resto son cose mie personali.
Per questo mi fanno paura le amicizie via web ora, affezionarsi a una persona e non poter far nulla per lei nel momento del bisogno e' una cosa che non auguro a nessuno, addirittura sapere 15 giorni dopo che una tua cara amica e' scomparsa ...
Cmq vorrei aggiungere una cosa, ... un mio pensiero personale !
Tuo padre dall'alto del suo potere non puo' esprimere sentimenti, ha scelto di mettere davanti a tutto la carriera e il lavoro, davanti ai figli e alla famiglia, ma e' un uomo ... un essere umano , non puo' non soffrire dentro per quanto accaduto.
Che poi non lo dimostrera' mai, sono d'accordo.
Che abbia perseguitato nonostante tutto nei suoi errori ... anche.
Tanto lo so che prima o poi finira' su questo blog, leggera' e mi odiera' nuovamente per quello che sto scrivendo su di lui.
Ma come gli dissi quando gentilmente mi chiese di sospendere il mio blog su sua figlia, non ho voglia di fare guerre personali, perche' anche Alice non le vorrebbe.
Voglio solo dire una cosa, e poi la smetto definitivamente:
Flavia ha perso la sua sorella gemella.
Flavia aveva bisogno di affetto, di infinito affetto per superare questa perdita, e voi l'avete rinchiusa per anni in un ospedale psichiatrico.
Siete sempre in tempo a recuperare l'amore di una figlia, gettare via l'orgoglio personale e chiederle scusa.
Grazie Odx, ti dimostri amico, ma ciò che scrivi non corrisponde al vero.
Io non ho bisogno di affetto e meno che meno del LORO affetto. Se ne avessi bisogno ricordo bene il numero di telefono dei miei....
Ricordo bene di NON usarlo!!!!!
Chiarimento storico: mia madre voleva denunciarti perché avevi scritto un po' tanti sms a mia sorella, non solo per uno.
Questo è ciò che so.....
"Sembrano amanti da una vita" disse mia madre a mio padre......
Giusto per chiudere il cerchio.
Saluti
Flaviaccia
Sembrano amanti, ma degli sms in cui dicevo di andare dal dottore ? Gli amanti si parlano di dottori ora ?
Se ci siamo scambiati 20 sms in 3 mesi e' gia' tanto cmq ... e mai con toni da amanti sicuramente !
Riguardo ai tuoi, comprendo bene il tuo stato d'animo e farei altrettanto io !
Pero' ripeto, se loro mettessero da parte l'orgoglio ... vivrebbero piu' sereni ... e anche tu.
E' logico che ora mi sentirei tradito pure io dai miei, dopo quello che hai passato... sono loro a dover fare il primo passo, non tu.
La vedo dal tuo stesso punto di vista, ... "mi han allontanata da casa, sbattuta in una prigione vera e propria pur di non dover pensare a me ,... magari gli do pure fastidio" ... e' un pensiero piu' che normale.
Ripeto pero' che e' triste vedere genitori e figli separati cosi' ... tutto qua.
Il mio resta un punto di vista e un consiglio ...per chi mi leggera'.
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