giovedì 12 novembre 2009

Un Natale indimenticabile :-(

Riassunto delle puntate precedenti: Alice ed io nasciamo, siamo femmine e siamo in due. Alice vive da bambina, io da maschiaccio. Conosciamo Asia, 2 anni più di noi, una ragazza stupenda ma, diciamocelo ora, un po' zoccoletta (perdonami Asia)
Fine del riassunto delle puntate precedenti

Inizio della puntata: Un Natale di m.... ehm, indimenticabile.
A lungo ho pensato che fosse il Natale peggiore della nostra vita. Solo di recente ho dovuto ricredermi: era solo un leggero antipasto.

Torniamo alle tre amiche: Alice, Asia e Flavia, io (in ordine alfabetico)
Ciò che è accaduto una mattina all'uscita da scuola lo ha descritto molto bene Alice in una sua bellissima poesia, e grazie a Giada ve la ripropongo qui di seguito.


Il buio nel cuore.
Il cielo è buio. La mattina è nera. Pochi giorni ed è Natale.
Delle amiche sono fuori da scuola. E parlano tra di loro. Di regali fatti. E di quelli da fare.
Chi ha il ragazzo ancora non sa. Non sa che domani non l’avrà più.
Chi ancora non l’ha, nemmeno lei sa. Non sa che da lì a pochi mesi sarà sposa. 

Anche un auto è lì. Buia nel buio. Nera nel nulla. E dentro c’è il diavolo. Che aspetta e guarda.
Chiama un’amica. E lei ci va.
Un passaggio a casa? 

Perché no?
Perché sì? 

Perché, Dio, tu non c’eri?
Un’amica ascolta l’angelo dietro a lei. E se ne va. A piedi come è arrivata. 

Le altre due si perdono dentro l’auto.
La più giovane è molto tesa. Come un’animale che fiuta il sangue, lei fiuta il pericolo.
Ma no!? Il diavolo parla bene. E’ buono. Quasi bello.
Ma no!? Tutto è sereno. Fuori.
Tutto è buio. Dentro.
La più giovane vede nel nulla. E ciò che vede è notte.
Tocca l’altra sulla spalla. Vuole uscire. Deve uscire.
Urla. Dentro. 

Tace. Fuori.
La più bella non sente. O forse è già morta?
L’auto si ferma per un istante. La più giovane vola via. Lascia nell’auto solo un’unghia spezzata. Ed il proprio cuore. E la propria vita. E l’anima. E la migliore amica. E tutto ciò che non è corpo. Tutto!
E l’auto riparte. Parte e porta via tutto. Tutto della più bella. Tutto della più giovane. Ma non il suo corpo. Cioè il suo niente.
La più giovane e la più bella si rivedono. Dopo due giorni. La più giovane non è più la più giovane e la più bella non è più la più bella. Sono morte entrambe. Nasce Gesù. Le luci fanno festa. Anche sui morti. 

Una risorgerà. E si sposa. Con il Tutto. 
L’altra ha vivo solo il corpo. Non risorgerà. E’ ancora morta.
I morti non vanno al Matrimonio delle amiche. Ci vanno gli occhi. Ci va una bocca. Ci vanno le gambe. Ed una mano.
Ti amo amica. Ti amo sorella. Ti amo boia che ci hai uccise. Ti amo mio Sposo che ci dai la vita, ci dai la luce, gli occhi, la bocca e la voce, la mano e l’altra, le gambe; ci dai il Tuo Amore, ci dai la Tua voce, ci dai la Tua croce da portare insieme a Te; ci fai risorgere ogni giorno, ci fai sognare, ci fai capire, ci fai morire. E poi risorgere ancora! Per un giorno. Per una vita. Per sempre. 

Per sempre...

Note: "l'amica più bella" è la nostra compagna di classe Asia
"l'amica più giovane" è Alice; l'altra amica è la sorella gemella di Alice, Flavia [Nota della Redattrice Giada]



Alice l'ha raccontata bene ed io ora non sono in grado di fare nemmeno un milionesimo di lei.
Ecco la mia versione dei fatti.
Usciamo da scuola, infreddolite ma felicissime: è l'ultimo giorno di scuola, mancano 2-3 giorni a Natale, tutto di fuori è allegro e festoso.
Parliamo davvero dei fatti nostri mentre aspettiamo l'uscita di qualche altra amica.
Asia dice ad alta voce "NO, non ci vengo!"
Io e Alice ci giriamo e vediamo un auto nera grossa, credo fosse una Mercedes. Non vediamo dentro ma intuiamo che da dentro qualcuno fa dei cenni per far salire Asia.
Nel frattempo vedo un'amica, le vado incontro e quando mi giro vedo Asia che si dirige verso l'auto. Alice cerca di trattenerla, poi mi dice "quella pazza non la lascio sola" e la segue. Quindi io seguo entrambe le "pazze".
Quando vedo che Asia apre la porta affianco al guidatore dico che non le seguo e che me ne torno a piedi a casa.
La frase esatta che dissi è questa: "affanculo voi e il freddo, io me ne torno come sono venuta"

Mentre tornavo a casa avevo il presentimento che qualcosa stava accadendo ma era stupido pensarci e quindi riflettevo sui cavoli miei.
A casa ho detto subito alla nostra Tata del fatto e che, a quell'ora avrebbero dovuto essere arrivate da un pezzo, molto prima di me.
"Aspettiamo ancora 10 minuti e poi avvisiamo qualcuno" ripeteva.
I minuti passavano ma non si faceva nulla.
La mamma di Asia ci ha telefonato per sapere se sua figlia era a pranzo da noi come a volte accadeva.
Dopo un casino di tempo la Tata ha chiamato mia madre e lei la Polizia.
Nel pomeriggio arriva una poliziotta con Alice: sembra viva, ma come scrive nella sua poesia è già morta.
Secondo me il tumore che se l'è portata via le è venuto proprio in quelle ore.
Nella notte abbiamo saputo che Asia è stata trovata ed era all'ospedale.
Non il giorno dopo ma quello ancora dopo siamo andate a trovarla: la foto che ho impressa nella testa quando l'ho vista è indelebile e non provo nemmeno a tentare di descriverla.
Asia si ritira da scuola e con l'anno scolastico seguente sarà in classe con me e Alice. Poi la seguirà al liceo classico mentre io andrò allo scientifico...

... TO BE CONTINUED ...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Amata figlia è dal 3 Agosto che ti stiamo aspettando.
Torna a casa e non continuare con le sciocchezze.
Tuo padre.

Anonimo ha detto...

Se tu che hai scritto quel commento sei davvero mio padre: VERGOGNATI!!!

E sparisci dalla mia vita, almeno come io sono sparito dalla tua.
GRAZIE.
Tua EX figlia: Flavia Succi

odx ha detto...

I bambini delle elementari ... forse ... si fanno ancora questi scherzi !
Crescere ???
E soprattutto firmarsi ...