Ad essere sincera solo poche ore fa ho promesso che non avrei fatto alcun cenno alla vicenda, però:
1) io non mantengo mai o quasi mai le promesse
2) secondo me quella che vi sto per raccontare è una storia troppo commovente e bella, di vera amicizia, che merita di infrangere l'ennesima promessa.
Partiamo con ordine.
La settimana scorsa ho scritto a Daniela (dindondany) una mail davvero tipica delle mie di un tempo:
Cara Dindondan, sentimi bene: non ho voglia di incazzarmi con te e sfogarmi le mie depressioni e frustrazioni con te. In fondo mi hai aiutato e mi sei stata amica. Perché allora mi stai prendendo per il culo? Mi hai scritto che Giada è morta e, con l'aiuto di un amico, ho scoperto che non esiste alcuna tomba a nome Giada Vincenti nè a Monza nè al Cimitero Maggiore di Milano. Cosa vogliamo fare? Vengo lì e ti spacco la testa? Dammi un appuntamento di mercoledì e ce la vediamo a 4 occhi, se hai un briciolo di spina dorsale. Flavia
Passa una settimana e ieri l'altro mi arriva da "dindondany" questa mail:
Anche a me fa piacere vedere in faccia la figlia di un assassino, se hai le palle fammele vedere mercoledì 25 dal bar della stazione di cesena. Mi trovi tra le 12.35 alle 13.25. Così finalmente vediamo cosa hai nel sangue.
Appena ho letto la risposta mi si sono illuminati gli occhi e ho subito studiato il percorso per non arrivare nemmeno un secondo di ritardo: finalmente avrei saputo notizie fresche di Giada, quella che ha creato il blog da cui vi sto scrivendo, qualsiasi queste siano.
Così stamattina la mia sveglia è suonata alle 4.30.
Suonata come un tamburo inca mi sono alzata e organizzata lo zaino visto che ieri sera mi ero dimenticata diverse cose. E sono uscita ad aspettare il pulman per Milano.
Partenza dalla stazione centrale ore 9.15 (treno numero 553 con un nome buffo che non ricordo più) per scoppiarmi quasi 3 ore di viaggio.
Con in spalla lo zainetto del mio principale sembravo una kamikaze e pensavo "ma la gente non può abitare in posti meno affanculonia?"
Arrivo in stazione quasi alla mezza e mi precipito al bar.
Cazzo ma come la riconosco quella? Ho visto la foto della sua tetta ma dubito che la ritroverò nella stessa foto plastica? (LOL)
Il bar è colmo di esseri abbietti ed io mi trovo benissimo: mi avvicino ad ogni ragazza sui 20 anni e chiedo se è "Dindondan" (pensavo che dire solo Daniela fosse riduttivo e avrei "rimorchiato" una decina di amiche).
Mi guardano come si fa con gli zombie fino a quando da un tavolino mi sento tirare per la cinghia dello zainetto stile kamikaze e una tipa mi fa "Daniela Franco, tu sei Flavia?"
Woooow.... l'avevo trovata
Però ora sono troppo morta per continuare, a domani.
PERDONATEMI vi pregoooooo.....
Un bacio a tutti (escluso i miei parenti)
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