Se il nucleare fa più paura dello tsunami
di Franco Battaglia (*)
«Repubblica» parla di incubo per una seconda Chernobyl, il «Fatto» ironizza sulla sicurezza degli impianti Ma i fatti li smentiscono: è morto un addetto, sono state evacuate migliaia di persone, ma non è un disastro
Come c’eravamo figurati, il giorno dopo l’apocalittico disastro i principali mezzi d’informazione (la parola è grossa, ma è così che si chiamano), hanno concentrato l’attenzione sul rischio nucleare. Repubblica ha titolato quasi esattamente come da noi previsto, con a caratteri cubitali «l’incubo per una seconda Chernobyl» e in caratteri più piccoli, nel sottotitolo, la notizia dello tsunami «che travolge una nave e due treni». Sul Fatto, Marco Travaglio ironizza che noi ci saremmo incautamente esposti ad affermare la sicurezza degli impianti nucleari a cospetto dei terremoti. Farebbe bene, il grande giornalista, a lasciarsi guidare dal titolo del suo quotidiano e badare, essenzialmente, ai fatti.
E i fatti sono, disgraziatamente, tali e tanti che ce ne sarebbe quanto basta e avanza per riempire per giorni le pagine dei giornali, edizioni speciali comprese, con articoli espressi al modo indicativo. Per qualche misteriosa ragione, si preferiscono i non-fatti, rigorosamente espressi al condizionale. Il rischio percepito diventa notizia più importante del danno reale. Anzi, diventa la notizia. La fantasia di chi gode nel narrare scenari orrendi stimola di più della razionale semplicità che verrebbe addebitata a chi si ostinasse di raccontare una realtà, che è non meno orrenda - anzi! - ma che, forse proprio perché realtà, è considerata banale. Insomma, la gara è tra chi è capace di terrorizzare di più. E posso ben comprendere che sia così: aggiungere qualcosa al cospetto delle immagini, che parlano da sole, del vero strazio, sarebbe un’impresa con cui solo le penne sublimi saprebbero cimentarsi. Evidentemente mancano penne sublimi.
Torniamo al terrore nucleare. I fatti sono che, in seguito ad uno dei più potenti terremoti della storia dell’umanità (mille volte più potente del terremoto che ha colpito l’Aquila), 11 dei 54 reattori giapponesi si sono automaticamente spenti e l’unità nucleare si è isolata dal resto dell’impianto (gli altri reattori in esercizio hanno continuato ad operare). Purtroppo, una delle centrali che ospita 3 dei reattori spentisi (la centrale di Fukushima I) è stata investita da un’onda di tsunami che, oltre a travolgere 4 addetti alla centrale uccidendone uno, ha anche fatto mancare l’alimentazione elettrica ai sistemi di raffreddamento, necessario alle unità così distaccate, e in una delle quali è avvenuta un’esplosione, molto probabilmente per l’accumulo di idrogeno. Le conseguenze dell’esplosione e delle manovre eseguite per operare il raffreddamento in assenza di alimentazione elettrica sono state: 1) le lesioni dall’esplosione subite da 4 addetti e 2) la fuoriuscita di vapori debolmente radioattivi, che ha indotto le autorità ad adottare la misura cautelativa di evacuare l’area entro un raggio di 20 km dalla centrale. Per avere una misura della gravità dell’incidente (in quanto incidente nucleare), giova notare che l’Agenzia della sicurezza nucleare giapponese ha proposto che esso sia classificato al livello 4, in una scala internazionale che va da 1 a 7 e che ha attribuito livello 7 all’evento di Chernobyl.
In conclusione, allo stato delle cose, i Paesi che ospitano gli attuali 64 reattori nucleari in costruzione nel mondo o che intendono sviluppare il nucleare hanno ora un motivo di più per perseguire nel loro intento: devono solo osservare che se in Giappone non vi fosse stato alcun reattore nucleare, non sarebbe stata risparmiata neanche una vita delle migliaia di quei poveretti che l’hanno perduta.
(*) NOTE:
chi è Franco Battaglia
CURRICULUM VITAE DI FRANCO BATTAGLIA (2009) Franco BATTAGLIA è nato a Catania il 15.12.1953. In Italia, ha conseguito il diploma di Maturità Classica (56/60) e la laurea in Chimica (110/110 e lode). In USA, presso l'University of Rochester (Rochester, N.Y.) ha conseguito il Ph.D. in Chimica Fisica (summa cum laude). Ha svolto attività di ricerca in chimica fisica all'estero (per 7 anni) e in Italia. In particolare è stato: - 1980-81: Reasearch Associate al Max Planck Institut di Goettingen (Germania) - 1981-85: Research Associate all'University of Rochester (Rochester, NY, USA) - 1987: Research Associate alla State University of New York at Buffalo (Buffalo, NY, USA) - 1992-93: Visiting Professor alla Columbia University (New York, NY, USA). - In Italia è stato, prima, ricercatore alla Seconda Univesrità di Roma "Tor Vergata", poi, docente di Chimica Teorica e di Chimica Quantistica all'Università della Basilicata, quindi, docente di Chimica Fisica all'Università di Roma Tre. - Attualmente è docente di Chimica Ambientale all'Università di Modena, ove insegna anche Elementi di Statistica e Chimica Fisica. Ha pubblicato numerosi risultati di ricerca in riviste internazionali nei seguenti campi: teoria delle collisioni molecolari in fase gassosa e su superfici, termodinamica dell'adsorbimento di gas su superfici, fondamenti di meccanica quantistica, e tecniche perturbative diagrammatiche (si veda elenco sotto). Ha pubblicato anche 14 libri (di cui 5 come autore singolo e 4 in inglese a diffusione internazionale (si veda elenco sotto). È life-memeber dell'American Physical Society. È nel comitato di redazione dell'International Journal of Theoretical Physics, Group Theory and Nonlinear Optics. È membro del Nongovernative International Panel on Climate Change (N-Ipcc), un comitato internazionale che, valutando la letteratura scientifica disponibile, è pervenuto alla conclusione che "la natura, non l'attività dell'uomo, governa il clima" Dal 1999 Battaglia persegue un impegno civico: tentare di riportare entro i binari della scienza il problema della questione ambientale ed energetica, coi seguenti risultati:
E i fatti sono, disgraziatamente, tali e tanti che ce ne sarebbe quanto basta e avanza per riempire per giorni le pagine dei giornali, edizioni speciali comprese, con articoli espressi al modo indicativo. Per qualche misteriosa ragione, si preferiscono i non-fatti, rigorosamente espressi al condizionale. Il rischio percepito diventa notizia più importante del danno reale. Anzi, diventa la notizia. La fantasia di chi gode nel narrare scenari orrendi stimola di più della razionale semplicità che verrebbe addebitata a chi si ostinasse di raccontare una realtà, che è non meno orrenda - anzi! - ma che, forse proprio perché realtà, è considerata banale. Insomma, la gara è tra chi è capace di terrorizzare di più. E posso ben comprendere che sia così: aggiungere qualcosa al cospetto delle immagini, che parlano da sole, del vero strazio, sarebbe un’impresa con cui solo le penne sublimi saprebbero cimentarsi. Evidentemente mancano penne sublimi.
Torniamo al terrore nucleare. I fatti sono che, in seguito ad uno dei più potenti terremoti della storia dell’umanità (mille volte più potente del terremoto che ha colpito l’Aquila), 11 dei 54 reattori giapponesi si sono automaticamente spenti e l’unità nucleare si è isolata dal resto dell’impianto (gli altri reattori in esercizio hanno continuato ad operare). Purtroppo, una delle centrali che ospita 3 dei reattori spentisi (la centrale di Fukushima I) è stata investita da un’onda di tsunami che, oltre a travolgere 4 addetti alla centrale uccidendone uno, ha anche fatto mancare l’alimentazione elettrica ai sistemi di raffreddamento, necessario alle unità così distaccate, e in una delle quali è avvenuta un’esplosione, molto probabilmente per l’accumulo di idrogeno. Le conseguenze dell’esplosione e delle manovre eseguite per operare il raffreddamento in assenza di alimentazione elettrica sono state: 1) le lesioni dall’esplosione subite da 4 addetti e 2) la fuoriuscita di vapori debolmente radioattivi, che ha indotto le autorità ad adottare la misura cautelativa di evacuare l’area entro un raggio di 20 km dalla centrale. Per avere una misura della gravità dell’incidente (in quanto incidente nucleare), giova notare che l’Agenzia della sicurezza nucleare giapponese ha proposto che esso sia classificato al livello 4, in una scala internazionale che va da 1 a 7 e che ha attribuito livello 7 all’evento di Chernobyl.
In conclusione, allo stato delle cose, i Paesi che ospitano gli attuali 64 reattori nucleari in costruzione nel mondo o che intendono sviluppare il nucleare hanno ora un motivo di più per perseguire nel loro intento: devono solo osservare che se in Giappone non vi fosse stato alcun reattore nucleare, non sarebbe stata risparmiata neanche una vita delle migliaia di quei poveretti che l’hanno perduta.
(*) NOTE:
chi è Franco Battaglia
CURRICULUM VITAE DI FRANCO BATTAGLIA (2009) Franco BATTAGLIA è nato a Catania il 15.12.1953. In Italia, ha conseguito il diploma di Maturità Classica (56/60) e la laurea in Chimica (110/110 e lode). In USA, presso l'University of Rochester (Rochester, N.Y.) ha conseguito il Ph.D. in Chimica Fisica (summa cum laude). Ha svolto attività di ricerca in chimica fisica all'estero (per 7 anni) e in Italia. In particolare è stato: - 1980-81: Reasearch Associate al Max Planck Institut di Goettingen (Germania) - 1981-85: Research Associate all'University of Rochester (Rochester, NY, USA) - 1987: Research Associate alla State University of New York at Buffalo (Buffalo, NY, USA) - 1992-93: Visiting Professor alla Columbia University (New York, NY, USA). - In Italia è stato, prima, ricercatore alla Seconda Univesrità di Roma "Tor Vergata", poi, docente di Chimica Teorica e di Chimica Quantistica all'Università della Basilicata, quindi, docente di Chimica Fisica all'Università di Roma Tre. - Attualmente è docente di Chimica Ambientale all'Università di Modena, ove insegna anche Elementi di Statistica e Chimica Fisica. Ha pubblicato numerosi risultati di ricerca in riviste internazionali nei seguenti campi: teoria delle collisioni molecolari in fase gassosa e su superfici, termodinamica dell'adsorbimento di gas su superfici, fondamenti di meccanica quantistica, e tecniche perturbative diagrammatiche (si veda elenco sotto). Ha pubblicato anche 14 libri (di cui 5 come autore singolo e 4 in inglese a diffusione internazionale (si veda elenco sotto). È life-memeber dell'American Physical Society. È nel comitato di redazione dell'International Journal of Theoretical Physics, Group Theory and Nonlinear Optics. È membro del Nongovernative International Panel on Climate Change (N-Ipcc), un comitato internazionale che, valutando la letteratura scientifica disponibile, è pervenuto alla conclusione che "la natura, non l'attività dell'uomo, governa il clima" Dal 1999 Battaglia persegue un impegno civico: tentare di riportare entro i binari della scienza il problema della questione ambientale ed energetica, coi seguenti risultati:
1. È dal 2000 collaboratore costante de Il Giornale, ove vi ha pubblicato circa 300 articoli, di cui circa 100 sono stati pubblicati in prima pagina e i rimanenti nella pagina dei Commenti;
2. È stato nominato Coordinatore del Comitato Scientifico dell'Agenzia Nazionale Protezione Ambiente durante il Governo Berlusconi 2001-02;
3. Durante i 14 mesi al servizio presso l'ANPA ha predisposto la pubblicazione di 2 volumi di rapporti scientifici sulle questioni ambientali di maggiore attenzione da parte dell'opinione pubblica e in particolare: - impatto ambientale degli OGM - effetti sanitari e ambientali dei campi elettromagnetici - effetti sanitari e ambientali delle radiazioni ionizzanti - inquinamento delle matrici ambientali (acqua e suolo) - inquinamento da fumo passivo - inquinamento atmosferico urbano - inquinamento degli ambienti confinati - aspetti ambientali delle fonti energetiche - contributo antropogenico ai cambiamenti climatici;
4. Ha pubblicato il libro Elettrosmog, un'emergenza creata ad arte (Facco editore, 2002) presentato del Prof. Umberto Veronesi; il saggio L'illusione dell'energia dal sole (21mo Secolo editore, presentato da Silvio Berlusconi e prefato dal Presidente onorario della Società italiana di fisica; assieme a quest'ultimo, il saggio Verdi fuori, rossi dentro (presentato da Vittorio Feltri e Renato Brunetta); e il saggio "Energia nucleare? Sì, per favore..." presentato da Antonino Zichichi e Renato Brunetta.
5. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche, televisive e a conferenze ove ha inteso sensibilizzare l'opinione pubblica agli aspetti scientifici delle questioni ambientali, troppo spesso affrontate con emotività da alcune associazioni ambientaliste e da alcuni organi di informazione
Pubblicazioni
Oltre a numerosi articoli in riviste internazionali (J. Math. Phys., J. Chem. Phys., J. Phys. Chem., etc.) Battaglia ha pubblicato i seguenti libri: 1) F. Battaglia and T. F. George Notes in Classical and Quantum Physics Blackwell Scientific Publications, Oxford, 1990. 2) F. Battaglia, T.F. George e E. Gallicchio Lezioni di Fisica Classica e Quantistica CEDAM, Padova, 1996. 3) F. Battaglia Lezioni di Chimica Fisica CEDAM, Padova, 1997. 4) F. Battaglia and T.F. George Fundamentals in Chemical Physics Kluwer, Dordrecht (NL), 1998 5) F. Battaglia Fondamenti di Chimica Fisica CEDAM, Padova, 1999. 6) F. Battaglia Elettrosmog, un'emergenza creata ad arte (con presentazione di Umberto Veronesi) Leonardo Facco Editore, 2002. 7) F. Battaglia e Angela Rosati (a cura di) I costi della non-scienza: il principio di precauzione 21mo Secolo Editore, 2004. 8) F. Battaglia e Angela Rosati (a cura di) I costi di una scelta disinformata: il paradosso del nucleare in Italia 21mo Secolo Editore, 2005. 9) F. Battaglia e Angela Rosati (a cura di) I costi di una scelta disinformata: dire no agli ogm in agricoltura 21mo Secolo Editore, 2007. 10) F. Battaglia e Renato Angelo Ricci Verdi fuori Rossi dentro 2007. 11) F. Battaglia L'illusione dell'energia dal sole (con presentazione di Silvio Berlusconi) 21mo Secolo Editore, 2008 12) Battaglia et al. Nature, Not Human Activity, Rules the Climate Heartland Institute (2008) 13) Battaglia et al. Climate Change Reconsidered 2009 Report of the Nongovernmental International Panel on Climate Change Heartland Institute (2009) 14) F. Battaglia Energia nucleare? Sì, per favore... (con presentazione di Antonino Zichichi e Renato Brunetta) 21mo Secolo Editore, 2009
Pubblicazioni
Oltre a numerosi articoli in riviste internazionali (J. Math. Phys., J. Chem. Phys., J. Phys. Chem., etc.) Battaglia ha pubblicato i seguenti libri: 1) F. Battaglia and T. F. George Notes in Classical and Quantum Physics Blackwell Scientific Publications, Oxford, 1990. 2) F. Battaglia, T.F. George e E. Gallicchio Lezioni di Fisica Classica e Quantistica CEDAM, Padova, 1996. 3) F. Battaglia Lezioni di Chimica Fisica CEDAM, Padova, 1997. 4) F. Battaglia and T.F. George Fundamentals in Chemical Physics Kluwer, Dordrecht (NL), 1998 5) F. Battaglia Fondamenti di Chimica Fisica CEDAM, Padova, 1999. 6) F. Battaglia Elettrosmog, un'emergenza creata ad arte (con presentazione di Umberto Veronesi) Leonardo Facco Editore, 2002. 7) F. Battaglia e Angela Rosati (a cura di) I costi della non-scienza: il principio di precauzione 21mo Secolo Editore, 2004. 8) F. Battaglia e Angela Rosati (a cura di) I costi di una scelta disinformata: il paradosso del nucleare in Italia 21mo Secolo Editore, 2005. 9) F. Battaglia e Angela Rosati (a cura di) I costi di una scelta disinformata: dire no agli ogm in agricoltura 21mo Secolo Editore, 2007. 10) F. Battaglia e Renato Angelo Ricci Verdi fuori Rossi dentro 2007. 11) F. Battaglia L'illusione dell'energia dal sole (con presentazione di Silvio Berlusconi) 21mo Secolo Editore, 2008 12) Battaglia et al. Nature, Not Human Activity, Rules the Climate Heartland Institute (2008) 13) Battaglia et al. Climate Change Reconsidered 2009 Report of the Nongovernmental International Panel on Climate Change Heartland Institute (2009) 14) F. Battaglia Energia nucleare? Sì, per favore... (con presentazione di Antonino Zichichi e Renato Brunetta) 21mo Secolo Editore, 2009
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