Martedì 5 aprile
Gv 5,1-16
Il sabato è il giorno della creazione;
il miracolo di Gesù è
segno della creazione nuova.
Redimere è riscattare il progetto
di Dio per l’uomo. Gesù
ci libera dal male facendosi
carico dei problemi di tutti noi.
Il Vangelo, assimilando l’infermità
al peccato, ci fa scorgere
la misericordia di Dio che, con
la fatica dell’incarnazione da
Betlemme al Calvario, manifesta
il suo amore e rimedia le
sofferenze dell’uomo. Ne guarisce
l’aridità e il compromesso
con il male. Chiede anche alla
Chiesa di fare altrettanto. I
Padri amavano chiamare il popolo
di Dio «Cristo totale»,
perché non è più separabile
Gesù, che ne è il capo, da noi,
che ne siamo il corpo. Per vivere
degnamente il mistero
pasquale ci è chiesto di recare
ai fratelli il lieto annunzio della
salvezza. Noi stessi qualche
volta ci stupiamo che Gesù
risorto operi ogni giorno tramite
questa povera Chiesa
che, pur segnata da contraddizioni
e dal peccato, riesce
ancora a fare presente il Signore.
Gv 5,1-16
Il sabato è il giorno della creazione;
il miracolo di Gesù è
segno della creazione nuova.
Redimere è riscattare il progetto
di Dio per l’uomo. Gesù
ci libera dal male facendosi
carico dei problemi di tutti noi.
Il Vangelo, assimilando l’infermità
al peccato, ci fa scorgere
la misericordia di Dio che, con
la fatica dell’incarnazione da
Betlemme al Calvario, manifesta
il suo amore e rimedia le
sofferenze dell’uomo. Ne guarisce
l’aridità e il compromesso
con il male. Chiede anche alla
Chiesa di fare altrettanto. I
Padri amavano chiamare il popolo
di Dio «Cristo totale»,
perché non è più separabile
Gesù, che ne è il capo, da noi,
che ne siamo il corpo. Per vivere
degnamente il mistero
pasquale ci è chiesto di recare
ai fratelli il lieto annunzio della
salvezza. Noi stessi qualche
volta ci stupiamo che Gesù
risorto operi ogni giorno tramite
questa povera Chiesa
che, pur segnata da contraddizioni
e dal peccato, riesce
ancora a fare presente il Signore.
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