lunedì 6 ottobre 2008

Lettera ad un’amica in crisi (titolo messo da noi)

Lettera scritta da Alice ad una nostra compagna di classe, incinta a 16 anni, che voleva abortire.
S***** dolcissima, ti scrivo perché mi hai negato la possibilità di parlarti a quattro occhi, come avrei voluto. E come ti ho chiesto, e tu mi avevi concesso, a parole, giusto stamattina (ieri per quando leggerai) quando mi hai fatta aspettare per tutta la ricreazione, ma senza alcuna fortuna..
Volevo parlarti perché sento che stai commettendo un gravissimo sbaglio, sicuramente il peggiore che potrai fare in tutta la tua vita che spero lunga e piena di eventi belli da ricordare. Non di lutti da nascondere! Stai vivendo un’esperienza che io non vivrò mai: sentirsi un piccolo miracolo di Dio che cresce dentro di sè. E che chiede a te solo di farlo vivere e di amarlo come una parte tua, come te stessa. Perché quella piccola creatura è te stessa.
E’ una piccola S****** che ti ama già. Ti ama perché è grazie a te che ora esiste e grazie a te se mangia, beve e può sentire le tue e le mie parole; e sarà sempre grazie solo a te se tra poco potrà vedere la luce del sole e potrà sorriderti amoroso e pieno di gratitudine. Perché, invece, vuoi buttare via tutto questo? Vuoi diventare il boia non di un essere spregevole che ti ha abbandonata in un momento delicato, anche se stupendo, ma di un esserino indifeso. Che crede in te. Che ti ama. Che desidera te per vivere e per diventare il tuo futuro, la tua speranza e la tua unica vera e profonda gioia.
Uccideresti chi ti chiede di farlo vivere per amarti? Credi davvero di vendicarti su quel piccolo miracolo che Dio ti ha donato per salvare te stessa da te stessa, invece di nutrire amore anche verso chi ha contribuito in questo modo a far di te una meravigliosa mamma?
Mi hai chiesto di aiutarti a farlo diventare grande e felice e così ho fatto: ad oggi ci sono sottoscrizioni che ti garantiscono almeno 1285 Euro al mese, per oltre 18 mesi dopo il parto, promessi dai tuoi più cari amici e dalle tue più vicine amiche. Oltre a questo avrai una stanza nel convento dove presto spero di esserti accanto: e sarai libera di studiare e di seguire lo sport e di vederti con chi tu più desideri (escluso solo il fare sesso in cella).
Avrai vestitini e il passeggino. E la culletta e tutto ciò che mia sorella potrà darti (forse solo in prestito, non so bene). Potrai farlo crescere ed educarlo come Dio ti proporrà e come tu deciderai per il meglio per lui o lei. Ti chiedo solo questo per la nostra amicizia: non togliere la vita a chi te la chiede; abbi pietà del frutto del tuo amore carnale. Sono disposta a donare la mia vita in cambio della sua: se non lo vorrai più (quale madre non desidera stare con la proprio creatura?) lo potrai dare a me e ti prometto che lo crescerò come se fosse mio, ben sapendo che sarà solo grazie a te che è in vita. Aiutami ad aiutarti,
S*****. Abbiamo fatto tantissime cose insieme ed abbiamo vissuto esperienze indimenticabili te ed io: non buttare via tutto questo insieme al tuo angelo che tieni dentro il pancino.
Conosci molto bene me ed il mio carattere pieno di difetti e di brutture, ma sai che la mia vita è per i bimbi, per la vita, per la gioia e la serenità di chi mi sta intorno e di chi è più lontano. Sai bene che questa è e sarà la mia vita. E sai che anche io conosco molto bene te e come hai sempre negato l’amore quando ti è stato chiesto.
Non si vive solo perché si ha un bellissimo corpo o un bel cervello, ma perché esiste un cuore che batte. Sì, un cuore. Ora hai due cuori che battono e che amano. Se ne uccidi uno avrai ucciso anche l’altro. E ne ucciderai anche un terzo cuore: il mio! Con amore, con rispetto e con forte decisione a salvare ogni vita, la tua amica per sempre, alice

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è una vera coltellata alla schiena "cara" Etta (perchè non scrivi cosa significa il tuo nickname?).
Lo so che c'era anche nel blog di Marco ma da te non me l'aspettavo.
Togli le xxxx e scrivi:
SIMONA, nella prima e nell'ultima, e
SIMONCINA, in quella in mezzo.
Sembreresti meno ipocrita.

Simona Paganotti (Monza), nata il giorno 11 aprile 1989 da papà piemontese e madre di Modica (RG)

Anonimo ha detto...

Simo, e' un blog in ricordo di Alice ...