Otto giorni prima della sua morte e tre giorni prima di essere ricoverata, Alice scriveva:
Diario del 7/8/2006
Mi sono chinata sul mio angelo per accarezzarlo e mi ha scacciata piangendo. Il mio cuore soffre e la mia testa sta impazzendo: sto male e ho fame. Non desidero essere la schiava del mio stomaco ma la fisicità urla ed io la sento. Perché non urla anche l’anima e mi illumina su cosa mi sta accadendo? Perché anche chi mi hai donato per stare sempre con me mi manda via? Cosa sto facendo di sbagliato? Non c’è aria e sono sempre più sulle ginocchia. E queste le chiamano vacanze? Non vedo l’ora di riprendere la scuola… E finirla con un voto discreto e… sperare non mi rimandino ancora l’inizio della mia stupenda vita tutta dedicata a Te!
Nota (a cura di Flaviaccia):
"l’inizio della mia stupenda vita", cioè un ulteriore passo verso il diventare suora (Alice lo chiamava con un nome ben preciso ma io adesso non lo ricordo: noviziato???)
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