venerdì 17 ottobre 2008

Catechesi in pillole: La bestemmia

Catechesi in pillole (by Alice Succi)
Innanzitutto bisogna chiarirci cosa significhi “catechesi”.
Vuole dire “annuncio”, “proposta”, cioè “comunicazione del Vangelo di Gesù Cristo, il Figlio unigenito di Dio”. Quindi il Catechista è il comunicatore, il portavoce dell’annuncio più bello: Dio esiste e ci ama!

Domanda della settimana: LA BESTEMMIA: QUANTO GRAVE? 
Nessuno sano di mente è contento quando viene insultato e Dio non è da meno.
Secondo la Chiesa la bestemmia è un fatto “di gravità inaudita”, ma non è vero. Non vi parlo di cose astratte ma di ciò che fino a oggi ho imparato, discusso, chiarito e vissuto con le consorelle e, per alcuni argomenti, con la M. Superiora stessa. Quindi, risposte da prendere sul serio.
La bestemmia, dicevamo, è un insulto a Dio.
Ma non si insulta chi non esiste, quindi bestemmiare significa credere che Dio esiste.

Occorre, quindi, spiegare meglio chi è Dio e quanto ci ha amati: sacrificare per la nostra salvezza eterna il proprio Figlio unico, innocente, vuole dire amarci proprio molto, molto, molto.

Non solo: Gesù stesso, nei Vangeli, ci chiede di non trattarlo come fossimo suoi servi, ma come ad un nostro pari, ad un fratello! Anche verso i fratelli è bruttissimo imprecare, ma (diciamocelo!) si fa.
Poi però va chiesto scusa: e anche a Dio va chiesto scusa dopo che lo abbiamo insultato.

Mi ricordo di aver letto una volta una preghiera “ad hoc” per riparare il rapporto con Dio dopo averlo bestemmiato, ma ora non saprei come ritrovarla. Il mio consiglio è questo: ogni volta che crediamo di aver offeso Dio recitiamo un S. Rosario (un Padre Nostro + 10 Ave Maria, il tutto per 5 volte)

Il mio consiglio è quello di recitare il S. Rosario almeno una volta al giorno, la sera prima di andare a nanna per riparare tutta una serie di offese (dette, fatte, perfino le “omissioni”: ciò che avrei dovuto dire o fare ed invece “ho evitato”)...

Un’importantissima nota va sull’unica bestemmia che la Chiesa non può perdonare: quella verso lo Spirito Santo.
Infatti avrebbe il significato di “andare contro la speranza”, cioè contro tutti i fondamentali su cui poggia la nostra fede.

Personalmente posso dirvi che so con estrema certezza che Dio è Amore e che è pronto a perdonarci tutto, solo se noi lo vogliamo e siamo seriamente (Lui legge nei cuori) pentiti.

Discussione argomento e Domande per la prossima settimana

6 commenti:

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