venerdì 12 settembre 2008

Novembre 2002

Lunedì 4 Novembre. 
Che palle è Lunedì. 
Che palle è giorno di scuola, è compito di latino, è.... che palle. 

Alice si gira spesso verso di me e mi sorride. Fingo di non vederla. 
Arrivo alla ricreazione che sembro una zombie. Ed in più c'è lei, Alice, che mi ferma e mi chiede se può scrivermi una "roba" nel mio diario. Ok, sì. 
Cosa mi scriverà? Boh, chissene... Sono curiosa, è vero, ma anche con molta voglia di scomparire o di ripassare latino. 
La "gemellina" ancora scrive. Si fotte la ricreazione e i ripassi e scrive. 
Campanella. 
Bene iniziamo a vedere se sono più brava io o Giulio Cesare con il suo "De bello gallico". 
Mentre la prof passa a distribuire la versione apro il diario al 4 novembre. Cazzo, oggi compio 12 anni. E' vero. 

E leggo: libro stilizzato 12 versi per i tuoi grandi 12 anni (in rima baciata). 

Giada la conobbi un giorno 
quando da scuola iniziai il ritorno: 

bella fuori e molto buona dentro, 
poco a casa e quasi sempre in centro; 

capello corto e un poco scuro, 
viso dolce e carattere duro: 

non la ferisci nemmeno colle offese, 
poiché lei ha tante e così forti difese 

da risultare più che vincente 
anche quando ragione non ha niente. 

Attenta e scrupolosa studentessa, 
non la trovi mai in mezzo alla ressa. 

Negli occhi ha il pianto del bambino 
che tutto ha avuto e anche lì vicino, 

ma l'amore caldo e forte come il Sole, 
quello non ha lenito un grande dolore 

di quando, tra i giochi con gli amici 
perse Patrizio in moto (o forse in bici?). 

Ragazza sveglia assai e intelligente 
ma di fortuna zero o men che niente! 

Vorrei esserti amica con la sola pretesa 
di presentarmi oggi con la mia sorpresa: 

tutte noi amiche in una grande cesta 
per la tua dodicesima bellissima festa! 
Un bacio. Alice

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