mercoledì 24 settembre 2008

Simona racconta Alice /2

Ancora un paragrafo scritto da Simona, compagna di classe e di vita di Alice e mia.
Post: I nostri primi passi Alice l'ho conosciuta in classe e per diverse settimane ho sempre cercato di evitarla poichè il suo eterno sorriso, il modo di atteggiarsi molto remissivo e il modo di vestire sempre "casual" me la faceva sembrare troppo diversa da me e quindi da scansare rispettosamente.Inoltre era sempre bacchettata dalle prof per via che parlava sempre ma, nonostante le sue distrazioni, era sempre una delle più brave (cioè "secchione") della classe.Nel frattempo io avevo molto legato con una tale valeria (la lettera minuscola è doverosa per gente come lei) e all'epoca eravamo a dir poco inseparabili.Una mattina arrivo a scuola con un buon anticipo e mi vedo Alice e valeria insieme che parlano come due amiche da sempre. Questo me l'ha fatta odiare e mai al mondo le avrei rivolto la parola. In palestra ero quasi sempre scelta come capitana di squadre da pallavolo ed io avevo come divertimento infantile quello di scegliere valeria e mai Alice. Speravo di vederla soffrire o almeno che mi chiedesse i motivi di tanto risentimento. Invece nulla, quando ci si incontrava viso a viso lei mi salutava (io mai) e mi sorrideva.L'avrei pensata una scema ma era una delle prime della classe ed il suo primo tema era stato letto da lei in persona a tutta la scolaresca: era come un libro stampato e poteva anche risultare scritto con uno stile scorrevole e simpatico, ma i miei prosciutti sugli occhi me la facevano detestare sempre più.Io avevo occhi solo per valeria e facevo di tutto per stare con lei, quando una tristissima mattina in classe organizzano le votazioni alle ragazze ed io e valeria ci siamo trovate testa a testa al primo posto, solo pochi punti sotto c'era lei, Alice. Non volevo crederci, la mia migliore amica del momento era LA mia diretta concorrente e la zimbella della classe poco dietro a me. Inoltre era bravissima in quasi tutte le materie. Traballava un po' in mate ed in inglese ma per il resto era tra le migliori.Pochi giorni dopo la svolta: in un compito in classe di latino me la mettono affianco e, dopo che ha finito la sua versione, mi chiede se volevo una mano. Io ero nella cacca fino al collo e lei senza dire altro mi ha preso il foglio della "brutta copia" e mi ha fatto la versione [della mia fila], tutta.Okay, lei prese 7 io "solo" 6,5 ma ormai era mia compagna di banco e pensavo che nulla al mondo me l'avrebbe tolta. Il ghiaccio era rotto e noi eravamo buone, buonissime amiche.

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